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Resoconto Riunione ARAN del 17/07/2024

Nella giornata del 17 luglio 2024, si è svolto a Roma l’incontro con l’ARAN, sulle seguenti
materie contrattuali che sono ancora oggetto di confronto e previste dal CCNL nell’art. 178
comma 1:

  1. Coordinamento con l’Ordinamento Professionale:
    o Integrazione e Coordinamento: È importante chiarire come il profilo del tecnologo
    si coordinerà con l’attuale ordinamento professionale, per evitare sovrapposizioni e
    garantire una chiara distinzione di ruoli e responsabilità.
  2. Premi Correlati alla Performance:
    o Criteri di Attribuzione: Simili riflessioni emergono riguardo ai premi correlati alla
    performance organizzativa ed individuale. Occorre specificare chiaramente i criteri e
    le modalità con cui tali premi saranno attribuiti, per evitare discrepanze e garantire
    equità nel riconoscimento del merito.
  3. Valutazione dell’Attività del Tecnologo:
    o Ambiguità della Procedura di Valutazione: Non è chiaro chi sarà responsabile
    della valutazione dell’attività del tecnologo e quale procedura verrà adottata per
    effettuare tale valutazione. È fondamentale definire chiaramente l’autorità
    competente per la valutazione e stabilire criteri e procedure trasparenti.
    o Attribuzione degli Obiettivi: Non è specificato chi attribuirà gli obiettivi ai
    tecnologi e se tali obiettivi saranno integrati nel piano della performance. È essenziale
    che vi sia una chiarezza su come e da chi vengono assegnati gli obiettivi per garantire
    coerenza con il piano della performance complessivo dell’Ateneo.
    Vorremmo infine sottolineare su questo punto che consideriamo molto apprezzabile il passo
    avanti fatto dall’ARAN nella sua ultima bozza proposta che va nella direzione di utilizzare
    come modello la figura professionale del Tecnologo negli EPR così come previsto
    nell’ordinamento attualmente in vigore. Ma consideriamo indispensabile un ulteriore
    sviluppo in questa direzione mutuando anche la parte inerente i tre livelli del profilo, del tutto
    equivalenti a quello dei ricercatori, nonché tutta la serie di tutele e diritti che caratterizzano la
    figura del tecnologo come soggetto che contribuisce a fare ricerca e non solo a gestire le
    strutture di supporto che necessitano alla stessa.
    In sintesi, sono molte le perplessità che emergono da questa bozza. È cruciale che il profilo
    del tecnologo venga chiaramente definito e integrato nel contesto universitario per evitare che
    diventi una figura ambigua e problematica, simile ai casi dei CEL o ex lettori che hanno dato
    luogo a contenziosi infiniti.
    Sulla lettera g) contratto di ricerca: quasi tutta la parte sindacale ha apprezzato le modifiche
    riportate, ma ci sono delle perplessità che riguardano i nuovi aspetti normativi in itinere in
    Parlamento e per questo si è chiesto di posticiparne la discussione. Tali perplessità sono
    fondate sulla evidenza di quanto il periodo della carriera del personale docente,
    nell’Università, e Ricercatore e Tecnologo negli EPR – il contratto di ricerca riguarda
    entrambi i settori – in cui questo contratto incide sia cruciale, soprattutto per gli aspetti di
    durata temporale, nonché di diritti e di stabilità professionale che nel loro insieme incidono
    pesantemente sulla storia personale di chi intraprende questo tipo di percorso. In particolare,
    lo spirito con cui nasce questo contratto era quello di limitare la tipologia di possibili contratti
    cosi detti “pre-ruolo” ed i modesti livelli di tutela che fornivano, fino a non molti anni fa
    l’assegno di ricerca non tutelava nemmeno la maternità. Noi riteniamo che tale spirito vada
    confermato.
    Vi terremo aggiornati sui futuri incontri.

  4. Roma 17 luglio 2024

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